‘Remota causa removetur effectus’. Cattività, gioventù e apostasia all’Islam nelle fonti dell’Arciconfraternita per la Redenzione dei Cattivi di Palermo

‘Remota causa removetur effectus’. Captivity, youth and apostasy to Islam in the sources of the Arciconfraternity for the Redemption of the Captives of Palermo

  • Valentina Oldrati Universidad Autónoma de Madrid
Keywords: Captivity, Redemptions, Sicily, Renegades, Youth, Cattività, Redenzioni, Sicilia, Rinnegati, Infanzia

Abstract

L’obiettivo di questo articolo è analizzare uno dei topoi più frequentemente associati nelle fonti cristiane alla questione dell’apostasia all’Islam: la giovane età dei captivi come fattore di rischio aggravante nel determinare conversioni alla religione musulmana. Attraverso lo studio di un corpus di trattati cinque-secenteschi relativi a captività e redenzioni, e delle lettere che i captivi cristiani di Tunisi indirizzavano all’Arciconfraternita per la Redenzione dei Cattivi in Santa Maria la Nova – un’istituzione specializzata nel riscatto di sudditi siciliani, fondata a Palermo nel 1596 – questo studio tenta di diramare il filo che unisce cattività, gioventù e conversioni all’Islam.

The aim of this paper is to examine one of the most recurrent topics in Christian sources related to early modern conversions to Islam: the young age of captives as a risk factor for apostasies. By studying some of the most representative 16th and 17th century treaties on captivity and redemption, as well as the letters that Christian captives wrote from Tunisia to the Arciconfraternita per la Redenzione dei Cattivi in Santa Maria la Nova – an institution specialised in redeeming Sicilian captives, founded in Palermo in 1596 – this paper tries to follow the thread which connects captivity, youth and conversions to Islam.

 

Author Biography

Valentina Oldrati, Universidad Autónoma de Madrid

Valentina Oldrati si è laureata in Storia e Documentazione Storica presso l'Università degli Studi di Milano nel 2009, con una tesi in Storia Moderna (relatrice la Prof.ssa. Susanna Peyronel), riportando la votazione di 110/110 e lode. Nel 2010 ha conseguito un master in Estudios Avanzados de Historia Moderna presso l’Universidad Autonóma de Madrid. Sta attualmente completando un dottorato in Storia Moderna presso la stessa università, sotto la direzione del Prof. Virgilio Pinto Crespo.

Linee di ricerca: rinnegati e conversioni all’islam in età moderna, Inquisizione spagnola e rinnegati, Inquisizione in Sicilia, schiavitù mediterranee, cattività e riscatto dei cattivi, diplomazia e spionaggio nel Mediterraneo. Di recente pubblicazione i saggi: “El difícil mantenimiento de la fe cristiana en tierras islámicas. Entre nicodemismo y otras estrategias de supervivencia” (Identidades cuestionadas. Coexistencia y conflictos interreligiosos en el Mediterráneo, 2016); “Giovanni Antonio Menavino, un adolescente genovés en la Corte otomana a comienzos del siglo XVI” (Comercio y cultura en la Edad Moderna, 2015).

Collabora inoltre coi progetti online www.ereticopedia.org e www.archivodelafrontera.com, ed è membro del comitato editoriale della fondazione CEDCS e del gruppo di ricerca “Esclavitud y rescate: tráfico humano en el Mediterráneo occidental, s. XV al XIX” (I+d, Universidad de Granada).

 

Published
2016-06-30
Section
Articles